In occasione della mostra “Storie degli Impressionisti” abbiamo organizzato un mini week end a Treviso per vedere la mostra e girare qualche ora per questa deliziosa cittadina veneta.
Treviso viene chiamata, a ragione, la piccola Venezia. E devo dire che ha degli scorci che davvero non hanno nulla da invidiare alla città lagunare. Il centro storico di Treviso è praticamente tutto pedonale, vialetti e ponticelli sopra il fiume Sila, dove si può passeggiare tranquillamente a piedi. Dalla stazione si arriva fino in centro con una bella passeggiata, passando sotto i portici fino ad arrivare a Piazza della Signoria, per poi inoltrarsi nelle viuzze del centro pieni di canali e canaletti, il più caratteristico e bello dei quali è sicuramente canale Buranelli.
Treviso è una piccola città, a misura d’uomo ma anche di bambino. Noi ci siamo divertiti un sacco, anche solo passeggiando per il centro.
Giro in centro tra mulini e Fontana delle Tette
Il centro si può girare tranquillamente senza problemi, a piedi e con calma. I bambini potranno divertirsi ad ammirare alcuni antichi mulini in legno che si trovano nei vicoli del centro (uno è accanto all’Isola della pescheria, animato mercato del pesce), alcuni tuttora funzionanti.
Una passeggiata a parte merita la famosissima Fontana delle Tette.
La Fontana delle Tette si trova in un piccolissimo cortile nel pieno centro storico, in una stretta traversa che parte subito dopo Piazza dei Signori. La fontana fu costruita nel 1559 su ordine del podestà delle Repubblica di Venezia in seguito a una forte siccità. Da allora fino al 1797, anno della caduta di Venezia, in onore di ogni nuovo Podestà, dalla fontana sgorgavano vino rosso da un seno e vino bianco dall’altro e tutti i cittadini potevano bere gratuitamente per tre giorni.
Ora, invece, per il bene dei nostri bambini, dalla fontana esce solo acqua! 😉
Continuando a passeggiare in direzione sud-est, sempre nel centro, si arriva al delizioso quartiere latino. E’ una delle aree più suggestive di Treviso. Un’area completamente ristrutturata, inaugurata nel 2006, dove sorgeva l’ex ospedale di Santa Maria dei Battuti e che oggi ospita la sede universitaria della città. Una piccola città nella città dove recarsi per ammirare gli edifici che si specchiano nelle acque del Sile. Ampie piazze, negozi, bar, ristoranti e gelaterie ne fanno un posto molto carino, vitale e giovane, dove trascorrere qualche momento, dove i bambini possono stare tranquilli, prendere un gelato (c’è la gelateria GROM) o riposarsi sulle panchine.
Lì si può anche ammirare il bellissimo Ponte di Legno, tutto pedonale che è ispirato al ponte delle guglie di Venezia.
La mattinata di esplorazione finisce con un pranzo tipico trevigiano (radicchio e tiramisu sono le specialità tipiche, assolutamente da provare!).
Il pomeriggio avevo promesso alla mia bimba che l’avrei portata in un bel posto, tutto per lei, anche come “premio” per aver visto tutta la mostra sugli impressionisti senza lamentarsi.
Prendiamo il bus n. 1 dal centro e arriviamo a Villa Margherita, un immenso cuore verde pubblico nella città. Da lì si entra ne Il parco degli alberi parlanti, tutto interamente dedicato al divertimento dei bambini.
Non solo un bel parco giochi ma anche 4 percorsi/laboratori diversi per i bambini, che si svolgono ogni sabato e domenica.
All’entrata c’è subito un bel parco giochi libero, con altalene, scivoli, una specie di doppia carrucola che ha catturato l’interesse prioritario di mia figlia e un albero caduto che svolge fuzione di area giochi didattica perfettamente inserito nel parco e nell’area giochi.
Andiamo alla Cedraia, l’edificio centrale dove c’è la sede del parco e delle attività per bambini. Il laboratorio che scegliamo (principalmente per questioni di tempo) è quello “Pre cinema e Cartoon” che dura un’ora e mezza (adatto ai bambini dai 4 anni in su).
Il laboratorio inizia nella grande sala cinema dove i bimbi assistono ad un cartone della serie de “I Cuccioli”, poi passano nella sala museo per scoprire alcuni giocattoli ottici (precursori sia della fotografia che del cinema veri e propri) e l’animatrici spiega loro come funzionano e lascia che i bambini provini a sperimentare questi strani strumenti…..
Poi è la volta del laboratorio vero e proprio dove i bambini, aiutati sempre dall’animatrice, costruiranno con cartoncino, forbici e un elastico, una specie di “cartone animato” molto molto semplice… (due dischetti di cartone con due diverse immagini che, girando velocemente grazie all’elastico, producono un immagine sovrapposta in movimento).
L’attività finale è la più esaltante per i bambini. Si entra in un vero e proprio set televisivo con telecamera e grazie alla magia del colore blu tutti i bambini si ritroveranno catapultati dentro un cartone animato a spingere enormi palloni, scoppiare bolle di sapone giganti, ecc…
Il laboratorio è molto carino, istruttivo ed educativo. Ce ne sono diversi da fare, anche con percorsi all’aria aperta, direttamente dentro al Parco, come, ad esempio, “La casa sull’albero e le macchine di Leonardo”.
Usciamo dal Parco molto soddisfatti noi e super contenta la bimba! Una piacevola scoperta in questa deliziosa città.
Info pratiche:
Parco degli Alberi Parlanti: per orari, costi e tutte le informazioni sui laboratori
Riguardo l’alloggio, noi siamo stati in appartamento – Filodrammatici Loft – nel pieno centro di Treviso, un appartamento davvero carino, perfetto per noi, con un’eccellente rapporto qualità prezzo e proprietari gentilissimi (ci sono venuti a prendere in stazione con la macchina la sera dell’arrivo) (prenotato su booking qui)