Dopo la bellissima esperienza di Van Gogh Alive  un’altra coinvolgente esperienza artistica arriva in mostra a Roma, Klimt Experience. Ed è proprio l’esperienza sensoriale a farla da padrone in questa mostra.

L’obiettivo dichiarato di questo progetto innovativo è di colpire il visitatore e suscitare in lui la meraviglia e lo stupore

Un obiettivo raggiunto senza ombra di dubbio considerata la massiccia presenza di pubblico alla mostra (era davvero pieno!) e le reazioni del pubblico in sala (e di mia figlia!). Una tecnologia interessante, che svincola l’arte e le mostre dai quadri appesi al muro e porta il pubblico verso una fruizione totalizzante ed immersiva, molto più personale e coinvolgente.

Klimt Experience

Klimt Experience

La mostra si sviluppa in tre sale principali.

La prima sala –  la Sala immersiva –  è enorme e ha due lunghe panche e tanti ampi tappeti dove sdraiarsi ed immergersi nella Vienna di Klimt, con un sottofondo di valzer viennesi meravigliosi; si può stare sdraiati a lungo avvolti dai mega schermi presenti sulle 4 pareti della sala dove sfilano immagini di Vienna, frasi di Klimt e i suoi dipinti in un tripudio di colori e musica. Un’immersione nello spazio e nel tempo di Klimt, la Vienna dei primi del 900.Continua a leggere

Io amo Monet. É da sempre il mio pittore preferito. L’ho visto in mostra in Italia tantissime volte, all’estero e, ovviamente, a Parigi…

Non mi stanco mai dei suoi quadri, sono bellissimi e mi trasmettono un’emozione unica.

Appena ho saputo della mostra a Roma mi sono subito mossa per cercare una visita guidata per bambini perchè volevo assolutamente portarci mia figlia (che aveva già conosciuto Monet e i suoi amici impressionisti a Treviso.

Dopo la meravigliosa esperienza della visita guidata per bambini a Hokusai, abbiamo scelto di nuovo l’Associazione Kairós per la visita guidata alla mostra di Monet.

Nella prima sala Paola raggruppa i bambini e spiega loro chi è Claude Monet, dove nasce e come trascorre i suoi primi anni da bambino, distratto a scuola e amante del disegno. Inizia con le caricature dei suoi insegnanti e dei suoi compagni di classe fino ai ritratti del figlio Michel e dei suoi familiari.

Si attraversa poi un lungo corridoio di ninfee, per raggiungere le sale dove sono esposti i dipinti più celebri di Monet.

I dipinti esposti, circa 60, provengono tutti dal Musée Marmottan Monet di Parigi, quelle opere che si trovavano nell’amata Giverny e che il figlio Michel ha donato al Museo di Parigi dopo la scomparsa del padre Claude.

mostra monet

l’ingresso alla mostra

Paola porta i bambini davanti ad alcuni capolavori di Monet – come il Treno nella neve. La Locomotiva (1875) – e spiega loro la passione di Monet per la luce, per la pittura “en plein air“, all’aria aperta. Paola spiega ai bambini che Monet ama dipingere non solo le cose, ma l’impressione che queste cose hanno su di lui, l’impressione della luce sulle cose.  Continua a leggere

L’obiettivo di photo ark è semplice: mostrare la posta in gioco e far sì che le persone se ne curino – FINCHÉ c’è tempo. 

Questo è il tema centrale della mostra PhotoArk, in programma allo spazio espositivo dell’Auditorium di Roma. Una mostra fotografica bellissima di Joel Sartore e National Geographic che nasce con l’intento di sensibilizzarci verso un maggior rispetto della natura e della tutela del Pianeta.

Il messaggio di Sartore è chiarissimo: se non ci impegniamo tutti da subito per tutelarle, molte specie animali scompariranno per sempre entro qualche decennio. Salvarli dipende da noi.

Sartore ha fotografato più di 7400 specie animali nei 4 angoli del mondo.

Quattro sono infatti le sezioni della mostra che espongono una piccola selezione degli scatti più belli di questo archivio digitale delle specie più a rischio.Continua a leggere

Hokusai

Portare i bambini alla mostra di Hokusai? Una perdita di tempo! Poverini, loro si annoieranno e voi non ve la godrete. Probabilmente qualcuno vi potrà rispondere così al vostro desiderio di andare a vedere la mostra di Hokusai con i bambini.

Certamente, Hokusai* non è un personaggio “facile” da vedere con gli occhi di un bambino, così lontano nel tempo (storico) e nello spazio (geografico) da noi.

Basta però scegliere una visita guidata adatta ai bambini e sicuramente anche loro apprezzeranno la mostra. Noi abbiamo prenotato la visita guidata per bambini con l’associazione culturale Kairòs.

Ai bambini sono stati spiegati solo pochissimi quadri ma sono bastati per portarli nella magica atmosfera di Hokusai e del suo amato Giappone, tra leggende, natura, uomini, geishe.

Si comincia con la prima sala e una introduzione del personaggio Hokusai, chi era, dove viveva, cosa disegnava e cosa significa il nome che si è scelto. “Hokusai” vuol dire “stella polare”, punto di riferimento artistico. Hokusai ha dipinto tantissimo, esplorando soggetti di ogni tipo: dal paesaggio alla natura, animali e fiori, fino alle immagini di fantasmi e spiriti e di esseri e animali semileggendari.

La prima stampa dimostra subito il talento di Hokusai nel disegnare anche le cose “invisibili”, come il vento. I bambini capiscono che il paesaggio che vedono è un paesaggio ventoso da tanti particolari: il cappello che vola via, le cime degli alberi piegate, le foglioline volanti nel cielo, le persone che si riparano la testa.Continua a leggere

Nel 2017 a Roma c’è stata una bellissima mostra molto adatta ai bambini. La mostra “Enjoy“.

ENJOY – L’arte incontra il divertimento è una mostra di arte contemporanea a cura di Danilo Eccher.

La mostra prosegue il percorso programmatico del Chiostro del Bramante che ha l’obiettivo di far avvicinare l’arte contemporanea ai più giovani. Un motivo in più (almeno per me) di visitarla è la location… adoro il Chiostro del Bramante, un posto incantanto nel centro di Roma, adiacente all’altrettanto magnifica Piazza Navona.

 Enjoy non è una mostra “classica”, non aspettatevi quadri appesi alle pareti, statue enormi da guardare da lontano o reperti archeologi sotto una teca.

Enjoy è un’esperienza da vivere in prima persona, interagendo con le opere, divenendo noi stessi opere nelle opere.

L’arte incontra il divertimento è il sottotitolo – azzeccato – della mostra, ed è anche il filo conduttore delle opere che vedrete. Il divertimento inteso come “portare altrove“, arrivare all’altro da sè attraverso l’arte e il gioco.

All’entrata, al momento della consegna delle audioguide, si possono scegliere 4 modi diversi di fruire la mostra. C’è il percorso dal punto di vista del bambino (che ha preso mia figlia), dell’adolescente cool, dell’adulto (Up) e dell’anziano. Io, ribelle e adolescente da sempre, scelgo, insieme alla mia amica Arianna del Blog dei Bonzi, il punto di vista cool – adolescente. Le opere sono tutte descritte dal punto di vista della disobbedienza, delle regole infrante per guardare oltre e scoprire nuovi percorsi, nuovi orizzonti.Continua a leggere