Un sabato di fine estate abbiamo finalmente portato Greta al nuovo Luneur Park. Se abbiamo aspettato tanto a portarla è sicuramente colpa mia: per me quel luogo è pieno di ricordi di bambina, di risate di adolescente e di emozioni di ragazza che ci andava con il fidanzatino.

Vederlo chiuso e in abbondono per anni è stato come buttar via una parte della mia infanzia, l’emozione di quando finalmente i miei genitori decidevano di accontentarci e di portarci “alle giostre“.

Ora che ha riaperto ho tardato a tornarci perchè avevo paura di trovarmi in un luogo “altro”, completamente diverso da quello che era. In effetti, il parco è diverso da quello che era, le attrazioni sono tutte per bambini piccoli (niente Rotor, nave pirata, tagatà o labirinto fantasma per chi se li ricorda bene) però devo dire che la ristrutturazione completa (o quasi) è venuta bene, ha valorizzato gli spazi presenti con nuove attrazioni, tutte divertenti e sicure.
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Babbo Natale a Lunghezza

Il Castello di Lunghezza dopo aver accolto la magia de il Fantastico Mondo del Fantastico (ancora visitabile tutte le domeniche di ottobre), dal 18 novembre si trasformerà in un magnifico villaggio natalizio dove il bianco sarà il colore predominante. Un fantastico viaggio nel mondo di Babbo Natale.

Nell’incantato regno del Natale ci saranno spettacoli, attrazioni, balli, musica, incontri fantastici: elfi folletti, fate e magiche presenze che faranno divertire tutti, grandi e piccini.

Ovviamente non potrà mancare lui, il personaggio più importante di tutti, Babbo Natale che accoglierà i bambini nel suo fantastico Castello.

Nel giardino del Castello troveremo un albero di Natale gigantesco che darà il benvenuto a tutti appena entrati,  l’allegro ufficio postale dove i bambini potranno scrivere la lettera a Babbo Natale che la riceverà subito direttamente nella sua stanza, la pista da ballo per il gran ballo delle principesse, la casa del cioccolato con gli elfi pasticceri, il palco con gli spettacoli dove il Genio di Natale intratterrà tutti con spettacoli divertenti e molto altro ancora.Continua a leggere

E’ tempo di gite domenicali per stare tutti insieme in famiglia nelle belle giornate ancora calde. Se avete voglia di un bellissimo posto, dove si incontrano fantasia, follia ed immaginazione in uno scenario fatato, il Fantastico Mondo del Fantastico è quello che fa per voi.  

Mettete un Castello mediovale (il Castello di Lunghezza nella zona est di Roma), conservato in modo ottimale dove ballano le principesse, un bel giardino ombreggiato tutto intorno dove si sifdano a duello i supereroi e si incontrano tantissimi altri personaggi e il divertimento è assicurato.

Il Fantastico Mondo del Fantastico è una manifestazione per famiglie, dedicata alla fantasia e all’immaginario, adatta a bambini e ragazzi.

Arrivando di mattina si viene accolti dalla sfilata di presentazione di tutti i personaggi (ore 10.30): è tutto un susseguirsi di principesse e principi (Biancaneve, Cenerentola, la Bella Addormentata nel Bosco, Belle e la Bestia, Elsa, Anna con Christophe e Hans, Jasmine ed Aladdin e il mitico Genio della Lampada). Arrivano poi gli amati Super eroi, Batman con la batmobile, cat woman e Joker, Zorro a cavallo, Hulk, Merlino, Superman, Thor, per finire poi con l’intramontabile Peter Pan con l’amico/nemico Capitan Uncino, i Puffi e Masha ed Orso.Continua a leggere

monte dei cocci

Testaccio non è solo vita notturna ma è anche – e soprattutto – storia romana, zona archeologica di grande rilievo e occasione per i più piccoli di vivere la storia.

L’ultima domenica di aprile abbiamo partecipato alla visita guidata al Monte dei Cocci a Roma con l’Assocazione “arte per bambini”. Per la scelta di questa visita hanno giocato a nostro favore  due vantaggi importanti:  il primo, la fascia d’età perfetta per la mia bimba (4-6 anni) e il secondo, l'”apertura straordiaria” di un posto che raramente è aperto al pubblico. Quale migliore occasione anche per noi adulti?

All’arrivo davanti all’ingresso del “monte dei cocci” la nostra guida Barbara consegna ad ogni bambino la cartelletta dell’archeologo che andrà poi via via compilata con i reperti trovati. Mia figlia è già eccitata con la sua cartelletta rosa. Ci scrive subito il nome.

Prima di salire sul monte,  Barbara ci spiega che il monte dei cocci è uno dei 7 falsi colli di Roma (quante cose si imparano!!!), formato dai tantissimi resti delle anfore romane (se ne contano più di 50 milioni) che arrivavano qui via fiume Tevere dal porto di Ostia. Infatti questo posto era una vera e proprio “discarica” dell’antica Roma.

monte dei cocci

il monte dei cocci

Barbara racconta ai bambini che le anfore che hanno formato il monte sono per lo più anfore che trasportavano olio (olearie), perchè queste non potevano essere più riutilizzate perchè rimanevano sporche e maleodoranti e quindi venivano “gettate” nella discarica di monte testaccio.Continua a leggere

Organizzare un fine settimana a Treviso appositamente per vedere la mostra “Storie dell’Impressionismo” con una bambina di 5 anni potrebbe sembrare un azzardo. Il rischio di vedere la mostra velocemente e non godersela come veramente merita (e come mi piacerebbe) c’è stato e io l’ho messo sicuramente in conto quando ho organizzato la mini vacanza.

mi sono fatta aiutare dalle audioguide. ho scelto di prendere quella per i bambini per vedere la mostra con gli occhi (e le orecchie) di mia figlia.

L’esposizione è dedicata alle Storie dell’Impressionismo e mette in mostra ben 140 opere, suddivise in sei sezioni con i capolavori che hanno rivoluzionato il mondo della pittura.

La storia narrata è quella dell’impressionismo, la corrente artistica nata in Francia nella seconda metà dell’800 che ha rivoluzionato completamente il modo di rappresentare la realtà.

Gli impressionisti riproducono sulla tela le sensazioni e le percezioni visive che il paesaggio comunica loro. Il paesaggio non è qualcosa di aggiunto, ma avvolge le figure.

Si parte dalle sezione 1 e 2 con Ingres, Degas e Gauguin: sono loro i precursori, i primi a dipingere il paesaggio, vissuto da dentro, en plein air.  Si prosegue poi nella Sezione 3 e 4 con Manet e Cézanne, Corot e van Gogh e le loro nature morte (la posa delle cose). Meraviglioso il quadro  in questa sezione il “Bouquet di fiori in vaso blu di van Gogh. Si arriva finalmente al cuore della mostra nelle Sezioni 5 e 6. Monet e il plein air. Continua a leggere