Il Bioparco di Roma organizza ogni venerdì dei mesi di luglio e di settembre i Safarinight, visite guidate al Bioparco in notturna, con turni ogni 15 minuti a partire dalle ore 21.00. Un’ora e mezza in cui famiglie con bambini (dai 4 anni in su è il consiglio scritto sullo sito del Bioparco) possono osservare gli animali in un’atmosfera davvero suggestiva…
Con un po’ di difficoltà per scegliere la data e l’ora, riesco a prenotare il safari solo per l’ultimo venerdì di luglio, dato che tutti gli altri venerdì in cui noi eravamo disponibili, erano tutti esauriti. Per fortuna – il perché lo capirete dopo – ho trovato posto al primo turno, quello delle 21.00. Greta e la sua amichetta del cuore non vedevano l’ora di rivedersi dopo tanti giorni senza scuola e così l’attesa del giorno X è stata caratterizzata dalla costante domanda:
“Mamma, è oggi il giorno del safari di notte con Sara????”
E finalmente il 29 luglio arrivò… 🙂
Arriviamo al Bioparco un po’ prima del richiesto ritrovo delle 20.30 così le bimbe possono scorrazzare nel piazzale dell’ingresso guardando le tartarughe o fingendosi esploratrici a studiare la mappa, mentre io ritiro i biglietti prenotati.
Prima di entrare alcuni addetti del Bioparco sistemano un tavolinetto e portano alcuni animaletti in visione ai bambini: un bel serpente boa, una pogona (detto anche drago barbuto dalla testa striata)(?), l’insetto stecco e anche le blatte (bleah!). I bambini accorrono tutti entusiasti… a me piace tantissimo l’insetto stecco, che avevo visto solo sul libro di scienze delle medie (un’era fa, in pratica!) e anche la pogona è bellissima…
L’amichetta di Greta si fa coraggio e fa passeggiare l’insetto stecco sul suo braccio per qualche secondo … Greta invece non ci pensa proprio: i geni materni non mentono! amore di mamma! 😀
Finalmente è ora di entrare. La nostra guida è Mario. Si presenta e ci informa sulle poche ma importanti regole del Safari (stare tutti uniti, non gridare, non sporgersi dalle balaustre, non dare cibo e non spaventare gli animali). Il gruppo è numeroso, molti adulti e un bel po’ di bambini dai 5 anni in su…
Il giro inizia dalle giraffe, ci soffermiamo a lungo davanti al loro habitat. Poi proseguiamo verso le bellissime zebre, di notte ancora più belle… per poi arrivare alle due grandi aree dei macachi, quella al chiuso con il vetro davanti e la fossa dei macachi dove giocano, urlano, saltano e si arrampicano ovunque.
L’attenzione di mia figlia è conquistata da un piccolo cucciolo di macaco, davvero dolcissimo.
Camminando lungo i viali bui del Bioparco, arriviamo all’habitat dei lemuri, il momento migliore, almeno a mio parere. della visita guidata. Nella zona dei lemuri ad attenderci troviamo l’addetta che porta il cibo a questi simpaticissimi animaletti (quelli di Re Giulian del film “MADAGASCAR”, per intenderci). L’addetta è preparata, simpatica e molto chiara nella spiegazione, nonostante debba parlare sventando ogni possibile attacco dei lemuri che vogliono conquistare il secchio con il cibo. 😀
Riprendiamo la camminata notturna e arriviamo alla zona della tigre. Di notte è ancora più spaventosa con il suo passeggiare in avanti e indietro costante. Poi il leone e la leonessa, nella loro ampia zona… il leone è impressionante, enorme…
Arrivati all’ippopotamo, con la sua grande bocca spalancata in attesa di cibo, inizia anche il declino di attenzione e fisico di mia figlia: inizia qualche lagna, sonno, stanchezza, vuole essere presa in braccio… cerco di distarla e tenerla desta facendole vedere gli animali, qualche loro dettaglio, come i grossi denti dell’ippopotamo…
Arriviamo all’orso bruno, enorme davvero, e la bimba è sempre più lagnosa e con un presunto mal di pancia (che magicamente scompare dopo aver fatto una pipì notturna all’aperto 😀 ). Il giro sta per finire, cerco di motivare la bimba a resistere gli ultimi dieci minuti…
Ecco la zona degli elefanti, l’ultima nel programma della visita notturna. L’elefante per fortuna si avvicina a noi e riesco ad intrattenere la bimba per un po’, soffermandomi sui dettagli del maestoso esemplare, la proboscide, le orecchie, le zampone…
Il giro finisce puntuale alle 22.30. Le bimbe sono distrutte, accasciate su una panchina. L’ultimo accenno di vitalità ce l’hanno solo all’uscita quando viene loro regalato un palloncino a forma di cagnetto che prendono tutte contente!
In macchina, il crollo. 🙂 Per fortuna che avevo trovato posto nel primo turno, non oso immaginare se avessimo dovuto iniziare con il turno delle 22.00!!!
Il giro è molto suggestivo, in particolare per chi, come me, ha sempre visto il Bioparco (e prima ancora lo Zoo) solo di giorno con tanta gente… I viali sono vuoti, c’è silenzio, il turno successivo non si incontra quasi mai, è tutto ovattato e gli animali sono sveglissimi, contrariamente a quanto si possa pensare.
L’unica cosa che mi sento di dire è che forse è un po’ più adatto a bambini più grandicelli, dai 6 anni in su perché le spiegazioni, a volte, erano troppo lunghe e dettagliate (anche per noi adulti). La mia bimba non ne ha seguita neanche una di spiegazione, presa come era dall’osservazione curiosa degli animali.
Potrei suggerire un’ulteriore divisione dei gruppi a secondo dell’età dei bambini, diversificando magari la durata e la modalità della spiegazione (veloce e giocosa per i bambini di 4-5 anni, più didattica e dettagliata per i più grandicelli).
Al di là di tutto, penso sia molto da apprezzare il progetto del Bioparco di avvicinare i bambini agli animali e al loro habitat. E di notte, poi, è davvero suggestivo!
Un consiglio: anche se i vostri bambini di 4 anni non usano più il passeggino, vi consiglio di portarlo (io l’ho molto rimpianto!) così se si stancano a camminare si possono riposare sul passeggino!