Tartu, Estonia

Nel 2009 io e Luca abbiamo fatto un fantastico viaggio nelle Repubbliche Baltiche (Estonia, Lettonia, Lituania).

A distanza di qualche tempo, ho scritto i miei Magic Baltics Moments... I momenti più belli dei nostri 15 giorni in macchina, percorrendo ben 2900 Km nel nord Europa. Alcuni di essi sono divertenti e spensierati, altri più riflessivi ma tutti sono stati intensi.

Sono i momenti che mi rimarranno per sempre nel cuore proprio perché ancora li ricordo, a mente fredda e a distanza temporale e geografica da quella fantastica vacanza in terra baltica.
Sono questi istanti, questi piccoli momenti magici che trasformano una vacanza in un viaggio indimenticabile…

Questi sono i miei magic moments :

– mettere benzina ad un distributore sperduto in mezzo al nulla, dove riesci a pagare con bancomat delle Poste Italiane e, a richiesta, mi fanno entrare dentro casa per farmi usare il loro bagno;Continua a leggere

Una mia cara amica ha scritto questo interessante post a proposito del viaggiare in aereo con i bambini. Dopo averlo letto la check-list di Marta, ho ripensato ai due viaggi in aereo che mia figlia ha già fatto (uno nazionale e uno europeo) e l’ho verificata…

Iniziamo dalla n. 10, la borsa per i giochi. Non parto mai senza. Un mini trolley rigido di Peppa Pig in cui io e mia figlia, la sera prima di partire, SCEGLIAMO insieme i giochi da viaggio.

I miei immancabili sono:

blocchi e colori per disegnare, meglio le matite colorate che i pennarelli, se riuscite! (la n. 6)

– libri adesivi (meglio se attacca-stacca): fanno passare un po’ di tempo in silenzio per la gioia dei vicini di aereo) (n. 2)

cibo (cracker, tarallucci, grissini, acqua e succhi di frutta): mezzora di tranquillità mentre mangiano! (n. 1 della check-list di Marta)

Trolley di Peppa Pig

Trolley Peppa Pig

libro da leggere, da far scegliere rigorosamente a mia figlia (di solito i più gettonati sono: Peppa Pig, Anna dorme senza ciuccio, La sirenetta, Pinocchio) (n. 3 di Marta)

– un insieme di piccoli oggetti che riempiono i buchi vuoti del trolley (macchinina, bambolina, palloncini e tutto quello che riuscite a farci stare dentro);

Ma mai e poi mai mi sognerei di partire senza…

– il Dou-Dou, l’immancabile degli immancabili, il morbido coniglietto della nanna (n. 9)

Che poi la cosa che è piaciuta di più a mia figlia è stato … l’oblò dell’aereo: guardare le nuvole, il mare e le case minuscole è stato il suo giocattolo preferito!!!

E voi cosa mettete nella valigia quando viaggiate in aereo con i vostri bimbi?

Grazie ancora a Marta per il suo spunto!  Seguitela su learningescapes.net

 

Un paio di domeniche fa, ho festeggiato i 10 anni di mio nipote in campagna. C’erano quasi tutti i suoi cuginetti, bambini dai 2 anni in poi e così mi sono attrezzata per portare alcuni giochi per far divertire tutti e farli giocare insieme.

1. una palla (anche più di una, sono sempre utili, per i piccoli come per i grandi), versatili nell’utilizzo e mai passate di moda;

2.  una corda per saltare (in alternativa un elastico);

3. le bolle di sapone:  sparabolle, piccole, grandi, l’importante è che siano tante, per tutti, altrimenti si rischia la lite!!!

4. frisbee;

5. palloncini  (anche qui vedi punto 3);

6. aquilone recentemente acquistato;

7. una tenda gioco (si trova anche da IKEA a circa 20€);

tenda gioco

tenda gioco

8. costruzioni di vario tipo e modello (da quelle morbidose per i più piccoli alle classiche Lego per sfidarsi tra grandicelli);

9. carta e pennarelli per disegnare;

10. spazio alla fantasia:  tazzine giocattolo per fare i travasi e giocare con l’acqua, binocolo e/o lente d’ingrandimento per avvistare gli insetti, biciclettine, tubo, TENDA A cubo (anche questa da ikea a circa 10€), bowling, un fazzoletto grande e colorato per giocare a ruba bandiera, gli immancabili secchielli e palette e formine…
tenda a cubo

tenda a cubo

Infine può essere utile anche portarsi un grande telo di plastica o coperta grande da mettere sul prato per far stare seduti i più piccoli.

Se i bambini, ma anche gli adulti, leggessero la fiaba originale di Masha e Orso la troverebbero di certo molto meno esilarante di quella che diverte tutti in televisione.

In occasione del mio compleanno, mio marito mi ha regalato la fiaba originale di Masha e Orso. Una fiaba popolare russa. Sono rimasta molto sorpresa nel leggerla. Molto dark, direi quasi non adatta ai bambini e con molti richiami alle fiabe popolari della mia infanzia.

Inizia prendendo le mosse dalla fiaba di Cappuccetto Rosso, che parte con le amiche per il bosco a raccogliere funghi e bacche. Masha, però, si perde e, vagando nel bosco da sola, arriva alla casa di Orso. Quando Orso rincasa, la piccola Masha si trasforma in Cenerentola, “sfruttata da Orso” per cucinare, apparecchiare, riordinare, senza poter uscire mai di casa sotto la minaccia di essere ritrovata e mangiata (ritorna Cappuccetto Rosso!).

La povera Masha, anche se triste e sola, non si perde d’animo e comincia a pensare ad un metodo per tornare a casa. Un giorno, le viene un’idea. Dice ad Orso che vuole tornare al villaggio per portare qualcosa ai nonni (Masha vive con i nonni, come Heidi!). Orso però le dice di no, perché potrebbe perdersi nel bosco e le dice di dare a lui ciò che vuole portare ai nonni che glielo avrebbe recapitato lui stesso.

Copertina del libro Masha e Orso

Masha e Orso  La fiaba originale – Fanucci Kids

 Masha allora mette in atto il suo piano: prepara dei pasticcini e li mette in un cesto e ordina ad Orso di non aprire per nessuna ragione il cesto e di non mangiare i pasticcini. E poi lo avverte:

Io mi arrampico sulla quercia e ti tengo d’occhio da lassù”. 

Con una scusa fa uscire fuori Orso e si raggomitola dentro il cesto con i pasticcini sulla testa, Orso prende il cesto e si avvia per il villaggio.

Ovviamente il lieto fine vinceOrso tenterà varie volte di mangiare i pasticcini nel bosco ma Masha lo fermerà sgridandolo a gran voce. Orso è convinto che Masha sia ancora sulla quercia, bella in alto per vedere molto lontano!

Orso arriva alla casa dei nonni di Masha. Bussa ma nessuno apre. Arrivano i cani che mettono in fuga l’orso. Arrivano i nonni e trovano il cesto abbandonato sull’uscio.

Il nonno alza il coperchio e.. .sorpresa! dentro c’era Masha sana e salva. 

E qui “Pierino Pierone ovvero Il bambino nel sacco” di Italo Calvino ci si ritrova tutto. Come a dire che le paure dei genitori (e dei bambini) sono le stesse a qualunque latitudine e che la speranza (il lieto fine) non deve mai mancare!

Se siete appassionati di fiabe popolari, è in vendita in libreria anche la raccolta di “Masha e l’Orso e altre fiabe popolari russe” Raccolte da A.N. Afanas’ev (Newton Compton Editori).

Domenica 26 aprile abbiamo avuto una “libera uscita”, io e mio marito, e siamo andati a teatro! Mio padre ci aveva regalato a gennaio, in occasione del compleanno di mio marito, due biglietti per il Teatro Quirino per lo spettacolo di tango “Contemporary Tango” del Balletto di Roma.

Iniziamo col dire che di “TANGO” c’è poco e niente…

O meglio, c’èra la musica, anzi la Musica, repertorio di Canaro, Demare, D’Arienzo, Gardel, Piazzolla, Pugliese, Troilo e Villoldo… E inchiniamoci tutti a los Reyes del Tango! E per fortuna che quella almeno era Tango!

C’erano due ballerini, tangueri, Marco Evola e Laura Mommi, bravissimi!

E forse c’era l’atmosfera, data dalla bella scenografia, essenziale ma d’effetto con le sedie in legno colorate, le luci e lo specchio sulla parete.

Dopo aver ballato scalzi per un po’, tra acrobazie e prese atletiche, finalmente i ballerini si mettono le scarpe da tango… “bene“, ho pensato “finalmente qualche passo di tango!“. E invece no… stessi balli, ma sui tacchi! Stavo diventando irrequieta sulla sedia, per fortuna la straordinaria musica mi teneva ancora lì…

Contemporary Tango

Locandina Spettacolo

Ogni volta che iniziava una “milonga”, i ballerini sembravano in preda alle convulsioni, come se il ritmo sincompato della milonga facesse diventare isterici… davvero fastidioso! Per fortuna un saggio di milonga lo danno i due tangueri e tutti rimangono senza parole, in sala e sul palco. Solo applausi!

Verso la fine, un miglioramento netto con l’esibizione, fantastica e divertente, di due ballerini uomini che, indossate scarpe rosse con il tacco, danzano (non tango, ovvio) senza problemi (con un collo del piede da far indivia ad ogni ballerina!!), bravissimi!

Non che non mi sia piaciuto lo spettacolo, chiariamoci. Mi crea solo “fastidio” il titolo.

Perchè contemporary tango se di tango non c’è nulla?

I bravissimi ballerini del Balletto di Roma danzano al ritmo delle canzoni di tango. Solo questo. Nulla più. Magari un altro titolo sarebbe stato piu’ appropriato.

P.S. Nella compagnia di balletto, c’è anche la partecipazione straordinaria di  Kledi Kadiu.