Lunedì sera libera uscita di mamma e papà programmata da settimane. C’era la proiezione del film “Un Ultimo Tango“, unica data in tutta Italia, 18 aprile. Figuriamoci se non compravo i biglietti appena disponibili!!!

Un Ultimo tango (Un Tango màs, nella versione originale) è la storia della coppia di ballerini di tango più famosa del XX e XXI secolo: Maria Nieves e Juan Carlos Copes. Un documentario bellissimo, intenso, pieno di emozione e passione, proprio come il tango argentino.

Il film è stato per me una pugnalata dopo l’altra. Già dalla prima scena, panoramica dall’alto di Buenos Aires mi sono sentita trasportare in un turbine di sensazioni, nostalgia, ricordi, emozioni….Continua a leggere

Il Giardino di Matisse è un laboratorio a tema artistico organizzato dal Palazzo delle Esposizioni di Roma (Servizi Educativi) che prende spunto dalla mostra omonima che a sua volta nasce da un libro, Il Giardino di Matisse, pittore francese famosissimo.

Il laboratorio è dedicato ai bambini dai 3 ai 6 anni e si svolge ogni domenica mattina dal 6 marzo al 22 maggio.

La seconda domenica di aprile abbiamo partecipato anche noi. Il mio giudizio finale è senza dubbio molto positivo: il laboratorio è molto bello, svolto ed organizzato benissimo. Mia figlia è uscita molto contenta e soddisfatta. E’ a numero chiuso e questo consente una migliore organizzazione pratica e una migliore attenzione da parte dei bimbi.

La mostra che i bambini stanno per vedere racconta la passione di Matisse per i collage, una tecnica che il pittore sperimenterà soprattutto negli ultimi anni della sua vita.

Mentre le sue forbici correvano sul foglio, il pittore Matisse fantasticò su come deve sentirsi un uccello quando vola; e mentre ritagliava la carta, l’artista si sentì come se anche lui stesse  volando” (da Il Giardino di Matisse)

La visita comincia con Giovanna, la bravissima “guida” che seguirà i bambini per tutto il laboratorio, che porta i bambini nella sala dove sono esposte le tavole originali del libro e spiega loro chi era Henry Matisse e cosa aveva disegnato in quelle tavole e come le aveva realizzate. Dopo la spiegazione, comprensibile e facilitata dalla lettura di due libri per bambini sul tema, Giovanna ha distribuito un foglio bianco e un paio di forbici ad ogni bambino invitando ciascuno di loro a creare una forma ritagliando la carta, nello stesso modo in cui Matisse aveva realizzato le tavole de Il Giardino.Continua a leggere

Finalmente, dopo “soli” 26 anni dalla maturità, ho realizzato il sogno di visitare la città natale di Giacomo Leopardi, che tanta pena e gioia mi ha dato negli anni del liceo!

Recanati ha un centro storico quasi tutto pedonale (per fortuna!), quindi conviene lasciare la macchina nel comodissimo parcheggio appena sotto il centro, salire le scalette di fronte per trovarsi subito nella piazza del municipio dove, oltre che Giacomo Leopardi, la città ricorda anche Beniamino Gigli, un famoso tenore nato a Recanati nel 1890.

Da qui parte il percorso “leopardiano” ben segnalato, impossibile perdersi o perdere qualche attrazione.Continua a leggere

Il Conero e la zona di Ancona erano una delle zone dell’Italia che non avevo mai visto. Anzi, a dir la verità, non ne avevo neanche mai sentito parlare, fino a qualche tempo fa quando ho letto articoli vari sul rilascio delle tartarughe e siccome io adoro le tartarughe ho cominciato a cercare informazioni e spunti vacanzieri.

Quindi abbiamo approfittato delle vacanze pasquali per organizzare una gita in zona. Con tre ore di macchina da Roma, arriviamo a Numana (AN) venerdì ad ora di pranzo al B&B Le Azelee, poco fuori Numana, bello, silenzioso, pulito e luminoso. Un ottimo punto di partenza per esplorare la zona. La proprietaria ci ha accolto al nostro arrivo e ci ha fatto anche trovare un uovo di Pasqua di Paperina per la bimba e gli ovetti per noi! Davvero gentilissima!

Giusto il tempo di sistemarci in camera e usciamo per il pranzo. Scendiamo al mare, sulla litoranea a Numana: pranzo con un bel piatto di pesce per iniziare alla grande la vacanza. Dopo pranzo, breve passeggiata sulla spiaggia ghiaiosa a raccogliere sassi e conchiglie.Continua a leggere

Domenica sono stata a Famiglia Punto Zero, il Festival delle Famiglie che cambiano e ho partecipato alla conferenza “Genitori analogici con figli digitali: problemi e prospettive“. L’ho scelta perché sono molto sensibile a queste tematiche, sia per il mio percorso universitario da laureata in Sociologia delle comunicazione di massa, sia, ovviamente, come mamma.

Sono una Mamma che è cresciuta nell‘epoca di passaggio: sono nata analogica ma cresciuta digitale con tutte le DIFFICOLTÀ piccole o grandi nell’adattarsi a modalità di comunicazione del tutto nuove.

E la conferenza non ha fatto che confermare – ed ampliare – la mia posizione duale nei confronti dell’argomento: l’io sociologa si è scontrato varie volte con l’io genitore. Se avessi ascoltato questa conferenza anche solo 5 anni fa probabilmente il mio io sociologo avrebbe avuto la meglio ma oggi, che sono mamma, l’io genitore si è trovato molte volte in disaccordo con l’io sociologo.Continua a leggere