Se i bambini, ma anche gli adulti, leggessero la fiaba originale di Masha e Orso la troverebbero di certo molto meno esilarante di quella che diverte tutti in televisione.
In occasione del mio compleanno, mio marito mi ha regalato la fiaba originale di Masha e Orso. Una fiaba popolare russa. Sono rimasta molto sorpresa nel leggerla. Molto dark, direi quasi non adatta ai bambini e con molti richiami alle fiabe popolari della mia infanzia.
Inizia prendendo le mosse dalla fiaba di Cappuccetto Rosso, che parte con le amiche per il bosco a raccogliere funghi e bacche. Masha, però, si perde e, vagando nel bosco da sola, arriva alla casa di Orso. Quando Orso rincasa, la piccola Masha si trasforma in Cenerentola, “sfruttata da Orso” per cucinare, apparecchiare, riordinare, senza poter uscire mai di casa sotto la minaccia di essere ritrovata e mangiata (ritorna Cappuccetto Rosso!).
La povera Masha, anche se triste e sola, non si perde d’animo e comincia a pensare ad un metodo per tornare a casa. Un giorno, le viene un’idea. Dice ad Orso che vuole tornare al villaggio per portare qualcosa ai nonni (Masha vive con i nonni, come Heidi!). Orso però le dice di no, perché potrebbe perdersi nel bosco e le dice di dare a lui ciò che vuole portare ai nonni che glielo avrebbe recapitato lui stesso.
Masha allora mette in atto il suo piano: prepara dei pasticcini e li mette in un cesto e ordina ad Orso di non aprire per nessuna ragione il cesto e di non mangiare i pasticcini. E poi lo avverte:
“Io mi arrampico sulla quercia e ti tengo d’occhio da lassù”.
Con una scusa fa uscire fuori Orso e si raggomitola dentro il cesto con i pasticcini sulla testa, Orso prende il cesto e si avvia per il villaggio.
Ovviamente il lieto fine vince…Orso tenterà varie volte di mangiare i pasticcini nel bosco ma Masha lo fermerà sgridandolo a gran voce. Orso è convinto che Masha sia ancora sulla quercia, bella in alto per vedere molto lontano!
Orso arriva alla casa dei nonni di Masha. Bussa ma nessuno apre. Arrivano i cani che mettono in fuga l’orso. Arrivano i nonni e trovano il cesto abbandonato sull’uscio.
Il nonno alza il coperchio e.. .sorpresa! dentro c’era Masha sana e salva.
E qui “Pierino Pierone ovvero Il bambino nel sacco” di Italo Calvino ci si ritrova tutto. Come a dire che le paure dei genitori (e dei bambini) sono le stesse a qualunque latitudine e che la speranza (il lieto fine) non deve mai mancare!
Se siete appassionati di fiabe popolari, è in vendita in libreria anche la raccolta di “Masha e l’Orso e altre fiabe popolari russe” Raccolte da A.N. Afanas’ev (Newton Compton Editori).
Molto interessante! Mi ricorda anche la storia del naso d’argento, che se non sbaglio racconta proprio Calvino nelle fiabe Italiane. Interessante vedere cosa leggiamo ai nostri figli, rispetto al passato e che cosa consideriamo adatto o ‘spaventoso’.