Dopo la bella esperienza a La Casina delle Civette, abbiamo approfittato di nuovo della domenica gratuita ai musei per visitare uno dei pochissimi monumenti romani che non ho mai visitato, l’Ara Pacis Augustea.
Scegliamo di fare la visita con l’Associazione Bimbi Mindful che propone la visita guidata per i bambini con la possibilità, alla fine della visita, di disegnare quello che più ha colpito la fantasia dei più piccoli.
L’Ara Pacis – altare della Pace – è un monumento di epoca romana, fatto costruire da Augusto per celebrare la pace nell’impero romano.
La visita comincia con una lunga spiegazione della storia di questo monumento davanti al plastico che ricostruisce la vallata del Tevere – aperta campagna – dove sorgeva il monumento. L’altare venne infatti edificato lungo la via Flaminia nella zona cosiddetta del Campo Marzio nel 9 ac e dedicato dallo stesso Imperatore Augusto alla dea Pace, per simboleggiare la pace e la prosperità raggiunte.
Poi tutti i bimbi si spostano e, comodamente seduti per terra, osservano ad uno ad uno i quattro lati scolpiti del monumento alla ricerca di storie, leggende, animali e miti. Il monumento ha uno stile che può definirsi “eclettico” data la presenza di motivi di origine greca classica, greca ellenistica e più strettamente romana. Ci sono la lupa con Caino e Abele nel cesto incastrato sul fiume, c’è la storia di Augusto con i personaggi della famiglia imperiale e c’è uno dei fregi più belli e più interessanti per i bambini: due ninfe seminude, una seduta su un cigno in volo, simbolo dell’aria, e l’altra su un drago marino, simbolo del mare; questi due animali predominanti sono il simbolo della serenità e della pace, cioè terra marique: la pace in terra e in mare.
Poi la lunga parete con lucertole e serpenti. maiali e ancora cigni.
Finalmente si entra a vedere l’altare vedo e proprio: tutti in fila indiana, in silenzio e senza toccare nulla.
Ma bisogna cercare – come in una caccia al tesoro – un punto della parete di marmo dove il marmo non è bianco ma tutto rosa…
Perché è rosa? cosa era prima? I bambini si lanciano in mille risposte, anche fantasiose ma è Carmen – la nostra guida esperta – a rivelare l’inaspettata verità: quel rosa che si vede sulla parete è l’unica traccia di come era realmente il monumento all’epoca augustea: tutto colorato, rosa, rosso, verde… una meraviglia!
Dopo un’oretta di avvincenti spiegazioni e caccia degli animali sui bassorilievi, la visita è finita. E ‘ giungo il momento di distribuire foglio, matita e colori e di disegnare. I bambini si sistemano un po’ ovunque, chi sul pavimento, chi sulle panchine e si mettono a creare… mi colpisce che i bambini siano lasciati lì indisturbati. I custodi non intervengono, lo spazio è ampio e non danno fastidio agli altri visitatori… un ottimo modo di avvicinare l’arte ai bambini, di renderla più fruibile e meno noiosa…
Ho finalmente visto uno dei monumenti romani che non avevo ancora visto, un’interessante testimonianza dell’epoca romana, inserita in un tessuto cittadino moderno e con spazi espositivi contemporanei. Un monumento interessante da visitare, in tutta tranquillità anche con i bambini.