In occasione delle domeniche gratuite ai Musei, abbiamo scelto la visita guidata per i più piccoli alla Casina delle Civette.
Come ci spiega Carmen, dell’Associazione Bimbi Mindful che organizza la visita, La Casina delle Civette, immersa nel parco di Villa Torlonia, è un luogo davvero incantato dove la fantasia è la vera protagonista.
LA VISITA GUIDATA COMINCIA E I bambini sono SUBITO avvisati: vedranno Principi, fate, animali fantastici, vetrate colorate e cieli stellati.
La storia racconta che Alessandro Torlonia un giorno chiamò il suo nipote preferito, Giovanni, e gli fece scegliere dove abitare tra i tanti edifici presenti nella bellissima villa. Giovanni che era una persona schiva e riservata che amava molto la solitudine e poco il lusso, scelse di vivere in quello che allora era il “Capanno Svizzero”. Lo fece ristrutturare tutto con vetrate coloratissime raffiguranti animali bellissimi, tra cui spicca sempre la Civetta, da cui poi il Villino prese il nome.
La Civetta era l’animale preferito da Giovanni Torlonia e questo spiega la presenza di questo animale in molte delle sale e vetrate della Casina.
La visita comincia al piano superiore perchè quello inferiore è già occupato da un altro gruppo e gli ambienti sono troppo piccoli per ospitare troppe persone. Partiamo subito dalla stanza da letto e dal bagno del Principe, con un soffitto dipinto con le Comete (simbolo della casata Torlonia), il pensatoio o salottino dei satiri (la stanza più bella in assoluto!!) ricavato in cima ad una cupola ottagonale e la parte riservata alla stanza degli ospiti con un bagno con una vetrata meravigliosa!!!!
I bambini si snodano in fila (più o meno composta) lungo gli stretti corridoi, con sguardi curiosi ed affascinati dai colori delle vetrate, dalle storie che esse nascondono e che Carmen racconta loro. Sono storie antiche intrise di magia e fascino.
Prima di scendere al piano terra, i bambini incontrano la “Fata”, una vetrata molto bella e delicata che raffigura una fata che esce da un lago realizzata con gemme opalescenti davvero meravigliose.
Al piano terra i bambini scoprono perchè la stanza delle ventiquattro ore porta questo nome, cercheranno quadrifogli in un pavimento (e una stanza) di trifogli, vedranno la sala da pranzo della Casina fino ad arrivare nella stanza del Chiodo, che il principe usava come Studio. Qui si può capire, attraverso bozzetti e disegni, come nasce la tecnica usata per realizzare le immense vetrate colorate.
Per fortuna ha smesso di piovere e la visita finisce all’esterno della Casina dove andiamo ad ammirare la strana forma che questa ha, con cupole ottagonali, vetrate colorate e balconcini sporgenti…