“Hokusai sulle orme del maestro” con i bambini

Hokusai

Portare i bambini alla mostra di Hokusai? Una perdita di tempo! Poverini, loro si annoieranno e voi non ve la godrete. Probabilmente qualcuno vi potrà rispondere così al vostro desiderio di andare a vedere la mostra di Hokusai con i bambini.

Certamente, Hokusai* non è un personaggio “facile” da vedere con gli occhi di un bambino, così lontano nel tempo (storico) e nello spazio (geografico) da noi.

Basta però scegliere una visita guidata adatta ai bambini e sicuramente anche loro apprezzeranno la mostra. Noi abbiamo prenotato la visita guidata per bambini con l’associazione culturale Kairòs.

Ai bambini sono stati spiegati solo pochissimi quadri ma sono bastati per portarli nella magica atmosfera di Hokusai e del suo amato Giappone, tra leggende, natura, uomini, geishe.

Si comincia con la prima sala e una introduzione del personaggio Hokusai, chi era, dove viveva, cosa disegnava e cosa significa il nome che si è scelto. “Hokusai” vuol dire “stella polare”, punto di riferimento artistico. Hokusai ha dipinto tantissimo, esplorando soggetti di ogni tipo: dal paesaggio alla natura, animali e fiori, fino alle immagini di fantasmi e spiriti e di esseri e animali semileggendari.

La prima stampa dimostra subito il talento di Hokusai nel disegnare anche le cose “invisibili”, come il vento. I bambini capiscono che il paesaggio che vedono è un paesaggio ventoso da tanti particolari: il cappello che vola via, le cime degli alberi piegate, le foglioline volanti nel cielo, le persone che si riparano la testa.

Poi un’altra stampa, molto particolare. Una piccola casetta su un monte collegata con un ponticello. Cosa facevano i giapponesi in quella piccola casetta arroccata? La fantasia dei bambini vola alto ma nessuno riesce a dare la risposta esatta. Paola allora spiega che in quella casetta si svolgeva la famosa ed importantissima “cerimonia del the”.

I bambini si siedono a terra intorno a Paola che tira fuori dalla borsa una magnifica tazza per il the giapponese, tutta decorata. La bustina con le foglie del thè e il particolare “cucchiaio” (che sembra più un pennello da barba in legno) che si usa per girare lentamente il thè. I bambini sono affascinati dal rituale e partecipano attivissimi con tantissime domande e curiosità.

La visita continua nella seconda sala dove incontriamo le stampe più famose di Hokusai. Qui Paola spiega ai bambini che in Giappone c’è una montagna molto amata, il monte Fuji (o Fujiyama) che Hokusai disegna innumerevoli volte.

Hokusai - monte Fuji

Monte Fuji al tramonto,

In Giappone esiste una leggenda molto bella su questo monte che, ovviamente, i bambini vogliono sapere. Allora Paola racconta loro la leggenda della Signora del Monte, una spirito che abita nella montagna che si trasforma in creatura per far felici due poveri sposi che non riuscivano ad avere figli e che alla loro morte si ritrasforma in spiritello e torna nel suo palazzo fluttuante dentro al Monte Fuji. Però il marito che la ebbe in sposa non si rassegnò alla sua perdita e scalò il monte per andarla a riprendere ma, arrivato in cima, si rese conto che non avrebbe potuto più riaverla, così si lasciò cadere nel monte e e venne trasformato nel fumo che circonda molto spesso la cima del monte Fuji.

Poi si passa alla stampa più famosa di Hokusai l’”Onda”. Paola chiede ai bambini di descrivere il quadro e tutti dicono cosa vedono: “acqua”, “montagna sullo sfondo”, “barche nel mare”, “schiuma”. Il quadro si compone di tanti particolari che Paola mette insieme spiegando ai bambini l”armonia” creata da Hokusai nel disegnare questo splendido capolavoro: l’armonia degli uomini nella natura, l’armonia degli spazi pittorici, la piccola onda davanti che con la sua forma appuntita ricorda il monte Fuji sullo sfondo, l’armonia dei colori usati…

Hokusai onda

La [grande] onda presso la costa di Kanagawa

Proseguiamo verso le ultime due sale. Vediamo anche i disegni dell’allievo di Hokusai, Keisai Eisen, e le magnifiche tele delle gheisce. Paola racconta e spiega ai bambini la figura della donna in Giappone: bella fuori (truccata e pettinata perfettamente) e bella dentro (legge, disegna, dipinge, suona, canta…). Paola indossa un “kimono” e mostra ai bambini come si vestono le donne in Giappone e le varie modalità di indossare il Kimono a seconda dello stato civile della fanciulla (le fanciulle nubili indossano Kimono con le maniche molte lunghe che coprono le mani). I bambini sono interrogati davanti ad un quadro: devono distinguere una geisha da una donna contadina. Tutti preparatissimi e in un attimo la risposta corretta viene data.

L’ultima sala è dedicata ai “biglietti di auguri”, grandi disegni che Hokusai dipinse con scene di buon auspicio. Dalla famosa carpa giapponese, al toro, la gallina, tutti animali simbolici usati per augurare il meglio.

Giunti alla fine, l’ultimo disegno è quello del drago, dipinto in bianco e nero, con la faccia di Hosukai che sale verso il cielo… tutti i bambini capiscono perfettamente il significato del quadro prima ancora che Paola glielo spieghi. E’ un autoritratto di Hokusai che – ormai molto anziano – spera di salire in cielo sotto forma di drago, il più potente dei simboli giapponesi.

Hokusai

Dragone Rampante

La visita finisce con i bambini seduti in terra intorno a Paola che legge loro il libro “Il sogno di Hokusai” (edito da Skira Kids e scritto da Ilaria Demonti). Bellissimo!

La spiegazione è stata molto semplice ma al tempo stesso affascinante, talmente coinvolgente che anche altri visitatori – adulti – si sono fermati ad ascoltare le storie raccontate da Paola ai bambini. devo dire che anche io mi sono goduta molto di più il racconto della guida che la mostra in sè.

Una mostra imperdibile per adulti e bambini. Un mondo lontano così diverso ma così affascinante… il desidero di Giappone diventa sempre più forte in casa nostra! 😉

*Cenni storici: Katsushika Hokusai è stato un pittore e incisore giapponese, conosciuto principalmente per le sue opere in stile ukiyo-e. Nato nel 1760 nella città giaponese di Edo e morto nel 1849. Hokusai è stato uno sperimentatore di formati e tecniche: dai dipinti a inchiostro e colore su rotolo verticale e orizzontale, alle silografie policrome di ogni misura per il grande mercato, fino ai più raffinati surimono, usati come biglietti augurali, inviti, calendari per eventi e incontri letterari, cerimonie del tè, libretti per teatro. Il suo talento pittorico e le sue intuizioni artistiche influenzeranno in maniera determinante molte delle correnti artisitiche dell’800 europeo.

Informazioni pratiche:

La mostra “Hokusai. Sulle orme del maestro” è in corso all’Ara Pacis, ingresso museale su via di Ripetta. Fino al 14 gennaio 2018.

Per costi ed orari si può consultare il sito ufficiale dell’Ara Pacis. Ci sono anche speciali biglietti famiglia a 22€.

Per le visite guidate sia per bambini che per adulti dell’Associazione Kairòs, si può consultare il calendario con giorni, orari e prenotazione sul loro sito.

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