Finalmente, dopo “soli” 26 anni dalla maturità, ho realizzato il sogno di visitare la città natale di Giacomo Leopardi, che tanta pena e gioia mi ha dato negli anni del liceo!
Recanati ha un centro storico quasi tutto pedonale (per fortuna!), quindi conviene lasciare la macchina nel comodissimo parcheggio appena sotto il centro, salire le scalette di fronte per trovarsi subito nella piazza del municipio dove, oltre che Giacomo Leopardi, la città ricorda anche Beniamino Gigli, un famoso tenore nato a Recanati nel 1890.
Da qui parte il percorso “leopardiano” ben segnalato, impossibile perdersi o perdere qualche attrazione.
La prima di queste attrazioni è la Torre del Passero Solitario, nel cortile del chiostro della Chiesa di Sant’Agostino, torre che ha ispirato l’omonima poesia.
Il percorso si snoda tra i vicoletti della città – quasi tutti pedonali – piazzette e slarghi, con chiese, torri, scorci sulla vallata sottostante e poesie, versi ovunque sui muri, tra le fioriere dei balconi, ad ogni angolo ripasso mentalmente le poesie studiate nell’ultimo anno del Liceo (Il Passero Solitario, La Ginestra, il Sabato del Villaggio…).
Finalmente si arriva alla Piazzetta del Sabato del Villaggio, la piazzetta che Giacomo vedeva dalla finestra della biblioteca che ha ispirato la sua famosa poesia “Il Sabato del Villaggio” ma anche l’altrettanto famosa “A Silvia“.
La piazzetta è molto carina, tenuta benissimo. C’è l’ingresso alla Casa Museo e il Book Shop dove compriamo un libretto per bambini con la poesia “L’Infinito” illustrata.
Prenotiamo la visita guidata di gruppo delle 11.15 alla biblioteca.
La visita alla biblioteca vale da sola la gita a Recanati.
Davvero notevole! E vedere la scrivania dove Giacomo Leopardi si sedeva e scriveva mi ha dato i brividi… Sono 4 stanze al primo piano della casa dove ancora la famiglia Leopardi vive (al secondo piano e l’ultimo nato, Giacomo, ha solo 4 anni!) con una collezione di libri impressionante di circa 20.000 volumi!
Prima di lasciare la piazza del Sabato del Villaggio non si può mancare la visita al Colle dove Giacomo compose l’Infinito Si tratta della cima del Monte Tabor, subito dietro la casa, dove sorgeva l’orto del monastero delle Clarisse.
Una grandissima emozione, mi sono seduta e ho osservato l’orizzonte ripensando ai versi che ancora oggi ricordo a memoria…
Sempre caro mi fu quest’ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Dopo tanta cultura e tanto camminare la fame non manca e la bimba è stanca Così ci fermiamo in un trattoria “Poesia a tavola” (neanche a farlo apposta!): una fantastica abbuffata! Prima di lasciare Recanati, decidiamo di “premiare” la nostra bimba con una meritatissima sosta al parco giochi in centro. Greta è stata molto brava a camminare per tutta la città e soprattutto a stare tranquilla durante la visita guidata alla Biblioteca, senza toccare nulla, né disturbare. Sicuramente a 4 anni si è annoiata ma per nostra fortuna è abituata ad andare a vedere mostre e musei quindi ha tenuto abbastanza bene. Forse per i bambini dagli 8 anni in su è più consigliato perché riescono ad apprezzare meglio la bellezza del posto.
Una gita che sicuramente vale la pena fare se si è in zona. Noi eravamo in vacanza al Conero e in soli 20 minuti siamo arrivati. Davvero consigliata (magari anche con ragazzi adolescenti alle prese con Leopardi).
Link Utili:
Casa Museo di Giacomo Leopardi
Recanati, città del buon vivere
Cosa c’è da vedere nei dintorni? La nostra vacanza nel Conero