Se organizzate una vacanza a Lisbona, vale la pena dedicare un giorno per un tour nei dintorni e più precisamente nella regione di Sintra e Caiscais .

A sintra si trova Il Palacio da Pena, un monumento dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

merita decisamente una visita.

Sintra è un piccolo paese a 30 km da Lisbona. Se volete organizarvi da soli, potete arrivarci comodamente in treno, con treni diretti da Lisbona che partono dalla stazione di Rossio, nel centro della città. Oppure, come abbiamo fatto noi, prenotare un tour guidato con una delle tante agenzie turistiche locali.

Il terzo giorno della nostra vacanza a Lisbona è dedicato al tour guidato a Sintra e Caiscais. Il pulmino ci aspetta sotto il nostro appartamento alle 8.45. Noi abbiamo scelto Celina Tours.

La prima sorpresa è stata che il pulmino da 8 posti aveva l’alzabimbo pronto sul sedile per Greta!

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La nostra vacanza è iniziata nel cuore della notte di San Silvestro…

Quando tutti rientravano dai festeggiamenti per il nuovo anno, noi uscivamo per andare all’aeroporto di Fiumicino per prendere il volo per Lisbona delle 6.20.

Con tre ore di volo TAP, eccoci atterrati in terra portoghese. Abbiamo davanti 5 giorni pieni per vedere e vivere Lisbona e il Portogallo.

Primo giorno: L’appartamento prenotato con Air B&B non sarà pronto prima delle 16 perciò decidiamo di lasciare i bagagli al deposito presso la stazione Rossio e di dedicarci ad un primo giro in centro. Scendiamo verso Praça Dom Pedro IV, Praça da Figueira, Rua da prata e Praça do Comércio, il centro moderno e pulsante di Lisbona. Purtroppo piove e si è fatta l’ora di pranzo. Ci infiliamo in uno dei pochi caffè aperti per mangiare (è il primo dell’anno ed è quasi tutto chiuso).

prava dom pedro IV

praca dom pedro IV

Nel primo pomeriggio, per ingannare l’attesa senza stancarci e per sfuggire alla fastidiosa pioggerella, saliamo su uno Yellow Bus. Scegliamo il tour historico e con le cuffiette con la spiegazione in italiano facciamo il giro di Lisbona, fino a Belem e ritorno. L’appartamento è pronto, recuperiamo i bagagli e con poche fermate di metro siamo a Rua de Santa Marta, una parallela della centralissima Avenida da Liberdade. Sistemiamo le valigie, prendiamo pasta e sugo per la cena e andiamo a dormire presto, sfiniti dalla lunghissima giornata.

La bimba crolla subito addormentata. Quante emozioni in un solo giorno!

Secondo giorno: Finalmente splende il sole. Con la metro arriviamo a Praça Martim Muniz, capolinea dello storico Tram 28. Ci mettiamo in fila per salire e al terzo tram riusciamo a salire trovando anche posto a sedere! Greta è entusiasta del tramvetto – come lo ha ribattezzato – e ad ogni salita ripida e ad ogni discesa vertiginosa si diverte un mondo.

tram 28

tram 28

Scendiamo in prossimità del Castello de S. Jorge. Il castello è spettacolare, con scali, torri, giardini, torrioni. La bimba ha salito tutte le scale fino in cima, da sola, senza storie ne fatica… Avevamo anche il passeggino ma lo abbiamo tenuto sempre chiuso (anche perché con tutte quelle scale era impossibile!).

Scorci mozzafiato su tutta la città, torrioni, bastioni, cannoni, una gioia per ogni bambino!!!

Usciamo dal castello e ci dirigiamo alla vicina Cattedrale del Sè. Abbiamo fame e consultando la guida, leggo che dietro alla cattedrale c’è un cafè con area giochi per bambini! Andiamo subito!!!

Il cafè si chiama POIS cafè, un bistrot austriaco bohémenien con tavoli condivisi, libri, poltrone e tavoli bassi… Il posto è davvero carino ma non vedo lo spazio giochi per bambini, e subito penso:    “ecco le solite guide che non sono aggiornate“…

E invece….  Greta va a vedere un angolo del locale dove c’erano delle bambole e torna al tavolo con una scatola di costruzioni e buona buona si mette a costruire una casa!!!! Incredibile!!! Questo posto, scovato per caso, è meraviglioso! 

Riposati e a stomaco pieno, riprendiamo il tram 28 fino a Estrela, Visitiamo l’omonima basilica e poi, come avevamo promesso alla bimba fin dalla mattina, entriamo nel parco di Estrela, un parco cittadino dove, oltre al laghetto con gli animali, c’è un parco giochi per bambini a tema, con giochi a forma di animali … 

Greta è felice, finalmente può giocare; prova tutti i giochi, lo scivolo giraffa, la scaletta leone..

Parco giochi Estrela

Parco giochi – giardino di Estrela

La cosa incredibile è che davanti all’entrata del parco giochi, c’era un bagno “only for children“, bagni solo per bambini a loro misura con la tazza bassa bassa!!! Ah! Quanta civiltà!!!

Scende la sera, è tempo di rincasare. Riprendiamo di nuovo il mitico Tram 28, la metro, spesa sotto casa e rientro in appartamento, dove ceniamo e crolliamo addormentati come la nostra bimba!

Terzo giorno: dall’Italia avevo prenotato via mail il tour guidato a Sintra, Caiscais e Estoril,  Oggi è il giorno che avevo concordato e alle 8.45 ci aspettano già sotto casa con il pulmino. Siamo rientrati alle 18.30, distrutti da una giornata intensissima anche se sempre bagnata dalla pioggia… (per il resoconto dettagliato, puoi leggere, Vacanza a Lisbona/ 2. i Dintorni)

Quarto giorno: Oggi le previsioni davano pioggia tutto il giorno (!) e così decidiamo di andare nella nuova zona del Parques da Naçoes, zona costruita e ristrutturata interamente per l’Expo di Lisbona del 1998. Con la metro scendiamo alla stazione di Oriente, dove c’è anche la principale stazione ferroviaria della città. Camminiamo dentro un enorme centro commerciale e usciamo sulle sponde del Tago, il fiume che bagna Lisbona. La nostra meta è l’Oceanario, l’acquario dedicato agli Oceani, il secondo acquario più grande d’Europa (vedi anche Vacanza a Lisbona / 3. I Musei).

Nel pomeriggio, vorremmo fare un giretto in centro ma la pioggia incessante rovina i nostri piani e dopo una breve passeggiata in una galleria commerciale in zona Baixa, decidiamo di rientrare. E’ la nostra ultima sera a Lisbona e quindi decidiamo di uscire fuori a cena.

Sotto casa ci sono diversi ristoranti e scegliamo Sabor Lisboa, a 30 metri dal nostro appartamento. Avevo letto delle recensioni discrete… soprattutto che era per lisbonesi e non per turisti. Mangiamo ottimo pesce e spendiamo pochissimo! Promosso!

Quinto giorno: E’ il giorno della partenza, ma dato che il volo è alle 19.40 abbiamo ancora molte ore per goderci la città. Il tempo è ancora incerto e nuvoloso. Usciamo e a piedi raggiungiamo la stazione di Restauradores, da dove parte la funicolare Calcada da Gloria che porta a  al Mirador Sao Pedro de Alcantara.

Un arcobaleno ci aspetta sopra i tetti di Lisbona… meraviglia!!!
arcobaleno

arcobaleno

Camminiamo scendendo verso il fiume e visitiamo la chiesa di Sao Roque, poi ancora scendendo fino alle rovine del Convento do Carmo tra sprazzi di sole e cielo blu e pioggerella fastidiosa. Risaliamo uno dei 7 colli lisbonesi e prendiamo un’altra suggestiva funicolare. La funicolare BICA.

Ormai la bimba le adora!!! Si mette seduta in ginocchio sul sedile e guarda curiosissima il conducente che armeggia con tutti quegli strani ingranaggi che fanno muovere la funicolare…
dalla funicolare

Scorci dalla funicolare

Facciamo andata e ritorno sulla funicolare, ci concediamo una dolce pausa con pastelo e spremuta di arancia, compriamo qualche souvenir e torniamo in appartamento.

Non può mancare, prima di lasciare la città, una foto ricordo con uno dei grandi protagonisti della letteratura portoghese ed internazionale.

Statua di Pessoa

Statua di Fernando Pessoa

Mangiamo panini, chiudiamo le valigie e via di nuovo in metro e di nuovo nella zona Parques da Naçoes per la visita al Museo della Scienza (che avremmo voluto fare ieri ma era chiuso!). Una figata pazzesca!!! (vedi anche Vacanza a Lisbona / 3. I Musei). 

Sono le 17, è ora di recuperare i bagagli e riprendere la metro; con solo tre fermate siamo all’aeroporto di Lisbona.

Ciao Lisbona, a presto, spero...

Sulla nostra vacanza a Lisbona puoi leggere anche:

Vacanza a Lisbona/ 2. Nei dintorni

Vacanza a Lisbona/ 3. I Musei (per bambini)

Vacanza a Lisbona/ 4. Info pratiche

Bruxelles è una di quelle mete che, per dimensione, è possibile visitare in 3-4 giorni, un ponte lungo, per esempio, come quello dell’8 dicembre.

Non pensate al freddo, ma ai mercatini di Natale, le luci sfavillanti, i vicoletti stretti del centro addobbati e … soprattutto alla festa di Saint Nicolas (6 dicembre)… il babbo natale del Nord Europa.

Noi lo abbiamo fatto lo scorso anno, proprio per il ponte dell’Immacolata. Io ero stata già molte volte a Bruxelles ma mio marito e, ovviamente, mia figlia mai quindi è stato bello rivedere la città anche con i loro occhi “nuovi”. Abbiamo anche approfittato dell’ospitalità di un nostro caro amico che viveva lì da qualche anno. Il fatto di avere un’intera casa a disposizione è stato un vantaggio, soprattutto per la bimba, ( il freddo!) e il portafoglio!!!! 🙂

Una città che a me piace molto, piccola, a misura d’uomo e di famiglia…

Le tappe assolutamente imperdibili sono:

1.Grand Place

Arrivandoci dai vicoletti del centro storico, colpisce sempre al cuore e regala emozioni grandi… di giorno come di notte…

Grande Place

Grande Place

2. Le Mannekin Pis

La statuetta di 50 cm tutta in bronzo, che si trova nel centro di Bruxelles. Simbolo dell’indipendenza di spirito degli abitanti di Bruxelles, ogni giorno indossa un vestito diverso, che onora le diverse professioni, dal pompiere al pilota di Formula 1. Il suo guardaroba colleziona ormai più di 800 costumi.

Mannekes Pis

Mannekes Pis

3. MUSEO DEL GIOCATTOLO…proprio nel giorno di SAINT NICOLAS (IL BABBO NATALE NORDICO).

Il più incredibile dei posti di Bruxelles, non solo per i bambini ma anche per noi grandi che abbiamo rivisto i giochi artigianali con cui giocavamo noi e i nostri genitori.

Se vuoi sapere come è andato tutto il lungo weekend e leggere il report dettagliato anche del Museo del Giocattolo e dell’incontro di mia figlia con “Babbo Natale”, puoi leggere il resoconto di viaggio che ho scritto per Around Family, qui.

p.s. Settembre è il mese giusto per prenotare il volo a prezzi accessibili (noi abbiamo volato con Alitalia, 290€ in tre andata e ritorno, comprensiva di polizza annullamento viaggio).

mare

Dopo la prima esperienza nel luglio 2013 e l’esperienza invernale del Capodanno, siamo tornati anche quest’anno al family hotel Baltic di Giulianova (Te) per trascorrere la nostra settimana di vacanza al mare.

Il Baltic è favoloso. Non si può definire altrimenti.

La settimana è stata di vera e propria vacanza.

La mattina, dopo l’abbondante colazione dolce e salata, andavamo al mare. Alle 10 cercavo di digerire la colazione con il risveglio muscolare, poi un lungo bagno con la bimba. L’acqua è bassa e pulita, perfetta per i bambini. Poi un po’ di acqua gym e qualche gioco in spiaggia (come il body paint sulle spalle dei papà!) per prepararci all’aperitivo in spiaggia a base di cocomero.

Una bella doccia e via con il pranzo a 3 portate (c’è anche un menu apposito per i bambini). Un caffè, una mezzora di giochi in pineta per la digestione del pranzo della bimba e poi tutti al riposino per sfuggire alla calura.

parco giochi

parco giochi in pineta

Nel pomeriggio, quasi sempre piscina (perché il mare era sempre più mosso rispetto alla mattina) dove mia figlia si divertiva con gli altri bambini, passando dalla vasca piccola e bassissima a quella alta “dei grandi”.  Tra un tuffo e una nuotata, arriva l’ora dello sport (per me) con la lezione di yoga o di zumba. Per il marito invece, la lezione di cucina sulla piadina romagnola (con annessa degustazione) o le prove per lo spettacolo del venerdì sera.

piscina

piscina

Un’altra doccia e poi la cena suontuosa con le 3 portate. Oppure la serata con la cena tipica abruzzese con antipasto, due primi, secondi e contorno e buffet di dolci in pineta… Burp.

La sera baby dance per i bambini e animazione per tutti (cabaret, spettacolo dei bambini, giochi) e spettacolo finale del venerdì (Blues Brothers), animazione e ospiti insieme.

Ovviamente non potevano non partecipare, come nel 2013, alla gara di ballo dove la nostra esibizione nel tango ci ha regalato una standing ovation!!! (della serie, ci piace vincere facile! 🙂 )

Queste le giornate tipiche tra relax, divertimento e attività varie.

Ok, non può essere tutto perfetto…. se proprio devo trovare un difetto, direi che le stanze al primo piano (dove abbiamo soggiornato tutte e 3 le volte che siamo stati) sono le più datate. Sono comode, pulite, ampie ma forse il bagno andrebbe rinnovato, anche se tutto funziona bene ed è grande.

La bimba si è divertita tantissimo con il mini club: ha fatto la pizza, ha dipinto la maglietta di Armandino (la mascotte dell’Hotel) che regalano ai tutti i piccoli ospiti, ha giocato in pineta, ha pranzato tutti i giorni con la “tribù” dei bambini, ha ascoltato le favole della buonanotte, ha goduto dello spettacolo dei burattini fatto dai bambini, ha ballato la baby dance e non solo!

maglietta da colorare

Dipingere le magliette

Siamo riusciti anche a fare una bella passeggiata di nordic walking sulla spiaggia alle 6 del mattina, spettacolare!

Rispetto al 2013, è andata anche meglio perchè mia figlia è stata molto più volentieri con gli altri bambini (anche se a 3 anni e mezzo si sentiva “troppo grande” per stare con i bimbi 0-3 anni e “troppo piccola” per le attività dei bambini della tribù) e noi siamo riusciti a fare molte più attività, anche se alternandoci sempre.

Due menzioni speciali:
1. La favola della buonanotte per i bambini in spiaggia con le lanternE. Magica e suggestiva.
in spiaggia per la favola della buona notte

la favola della buona notte in spiaggia

2. l’aperitivo al porto sul trabucco. Fantastico. 

Siamo andati tutti insieme con le biciclette dell’hotel (a disposizione gratuitamente per tutti gli ospiti e quasi tutte con seggiolino anteriore o posteriore per il trasporto bimbo), 10 minuti di pedalata e siamo arrivati al trabucco dove ci aspettava il mitico chef con ogni leccornìa… Il posto fantastico (anche se i bimbi vanno tenuti sotto stretta sorveglianza!).

al porto in bici

aperitivo sul trabucco

La settimana passa troppo in fretta quando si sta in vacanza e si sta bene. Il Baltic è una garanzia e ormai gli ospiti sono un gruppo di amici che anno dopo anno si ritrovano per stare insieme, divertirsi e rilassarsi. Non per niente il motto dell’albergo è “Si scrive Baltic, si legge casa!”

Torneremo sicuramente. Mia figlia me lo chiede tutti i giorni.

Per tutte le info sull’hotel, vai qui

Per l’esperienza invernale al Baltic, puoi leggere il mio report per Around Family qui

fiore

La zona di Tarquinia offre moltissime attrative, oltre naturalmente al mare e alla spiaggia e alle famossisime Necropoli Etrusche. Con pochi minuti di macchina è possibile fare molte  escursioni per tutti i gusti, dall’esotico Giardino dei Tarocchi,  alla natura e all’archeologia. Un weekend lungo (come quello del 1 giugno) è sufficiente per ammirare tutte le bellezze della zona e rilassarsi un po’ sulla spiaggia.

Oltre al Gardino dei Tarocchi (leggi il report qui), abbiamo visitato  il Parco Regionale dei Vulci e le Saline di Tarquinia.

Saline

Le  Saline si trovano all’interno della Riserva Naturale Statale “Saline di Tarquinia” che si estende per circa 170 ettari su una fascia del litorale di Tarquinia, a ridosso della costa. Uno scenario molto suggestivo, con una vegetazione ricca e colorata.

Si possono fare due passi nel borghetto ottocentesco dove vivevano e lavoravano i “salinari“, c’è un piccolo parco giochi con due altalene dentro una pineta fresca ed ombreggiata (dove mia figlia ha trascorso mezzora). Un posto fuori dal mondo, immerso nel verde e nel silenzio dell’archeologia industriale.

Le Saline sono anche visitabili (vedi nelle info pratiche in basso).

saline

saline di Tarquinia

 

Parco regionale Vulci

Il Parco Naturalistico ed Archeologico di Vulci si trova vicino l’omonima cittadina di Vulci, nei pressi di Tarquinia. All’interno del Parco, oltre alla natura incontaminata, sono presenti resti archeologici di città etrusco-romane. All’arrivo in biglietteria ci viene consegnata la mappa del parco con i percorsi segnalati da seguire.

Ci sono diversi percorsi nel parco: noi scegliamo  il percorso più breve che è accessibile anche con il passeggino: il “Percorso Breve” che passa per la Porta ovest, camminando sul basolato romano giunge al tempio Grande per finire poi con un sentiero che si immerge in una vegetazione fitta ed arriva al Laghetto del Pellicone, tappa finale ed imperdibile di tutti i sentieri. Il sentiero è agibile con il passeggino, tranne per alcuni tratti con scalini. L’arrivo al laghetto è bellissimo, solo il rumore dell’acqua e la frescura degli alberi.

Ci sistemiamo ai piedi di un grande albero, un pareo come tovaglia e il pic-nic può iniziare. Obbligatoria per grandi e piccini la passeggiata con i piedi nell’acqua.

L’acqua è bassa (ma melmosa, come tutti i laghi) e fresca. Ci rilassiamo un’oretta e poi rientriamo alla biglietteria percorrendo una parte del “Percorso Natura” (per le info su costi, orari, percorsi, laboratori ed attività, vedi in basso  “Info Pratiche”: biglietto adulti 8€, bambini fino a 6 anni, gratis).

laghetto del Pellicone

Laghetto del Pellicone

Dopo la visita al Parco, decidiamo di rientrare all’Agriturismo per riprenderci un po’ dal gran caldo. Nel tardo pomeriggio siamo stati un po’ sulla spiaggia libera di Tarquinia Lido, abbiamo preso un gelato ad un chiosco li vicino e siamo rientrati in agriturismo prima della nostra ultima cena al Podere Giulio!

Peccato per la Necropoli etrusca, ma Tarquinia è vicina e torneremo sicuramente (magari anche per visitare le Saline!!!).

INFO PRATICHE

Saline di Tarquina. Per Informazioni e visite: Corpo Forestale dello Stato – Località Saline. Ufficio Territoriale per la Biodiversitò di Roma (Tel/fax 0766-864605), www.parchilazio.it

Parco Vulci: informazioni, prenotazioni e visite guidate Tel 0766-89298 – 0766-879729. Sito web del Parco

Dove dormire:

La zona è piena di strutture ricettive di tutti i tipi e livelli, hotel, residence, b&b, agriturismi. Noi abbiamo scelto l’Agriturismo Pian di Spille. Ottimo rapporto qualità/prezzo, camera nuova, pulitissima (disponibilità di lettini da campo per i bimbi), colazione abbondante. A disposizione anche la piscina dell’adiacente b&b Villa Paola. L’agriturismo si trova all’interno del centro residenziale “Marina Velca” immerso nel verde e vicinissimo al mare.

Dove mangiare:

Come per l’alloggio, la zona è piena di ristoranti, sia di pesce che di cucina tipica dell’alto lazio. Il nostro agriturismo non aveva il ristorante interno (solo colazione) ma era convenzionato con un ristorante  a 5 minuti di macchina. L’ultima sera lo abbiamo provato. AL PODERE GIULIO. E’  un agriturismo con mini appartamenti. Ottimo ristorante, specialità della tuscia, pizzeria, carne alla brace e cucina casareccia. All’interno, davanti al ristorante, c’è l’area giochi per bambini con scivoli ed altalene.

podere giulio

Podere Giulio

 

(testo e foto di Chiara Tedone)